FRUIT POP UP GALLERY AND KIOSK

@GUASTO VILLAGE

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CRUDO AT GUASTO VILLAGE

Guasto Village Largo Respighi - Via Del Guasto / Bologna
è una rassegna estiva creata per dare un volto nuovo alla zona di via del Guasto, Largo Respighi e Piazza Verdi durante i mesi estivi.

Tra i 10 container che ospiteranno per tutta l’estate attività culturali ci siamo anche noi con FRUIT KIOSK e FRUIT POP ART GALLERY

In collaborazione con Edicola 518 a Perugia e grazie al coinvolgimento di alcuni degli espositori di Fruit Exhibition, art publishing fair, Fruit Kiosk vuole dare una nuova vita al concetto di edicola tradizionale, attività in via d’estinzione a causa dell’avvento del e-commerce, ridefinendola come avamposto (formato mignon) dell’editoria indipendente. - Fruit Exhibition Associazione Culturale PeacockLAB

A questo si affianca la galleria d'arte temporanea, FRUIT POP ART GALLERY, spazio espositivo temporaneo che porterà al pubblico di Guasto Village quattro mostre, una al mese, in un percorso tra arte contemporanea, illustrazione, graphic design, fotografia e street art. Ingresso rigorosamente gratuito. 

 

 

GORNOLAND

Mostra personale di Thomas Raimondi

30 Giugno - 29 Luglio 2017  
• H 18:00 - 1:00 •
Via Del Guasto - Largo Respighi
@Guasto Village - Bologna

// Inaugurazione ore 18:00 - Venerdì 30 Giugno 2017 //


Venerdì 30 Giugno, per quattro settimane, inaugura la mostra personale Gornoland dell'artista Thomas Raimondi.
Gli abbiamo rivolto qualche domanda per conoscerlo un pò meglio.

- Per prima cosa presentati, raccontaci di cosa ti occupi e se è cambiata la tua produzione da quando hai iniziato.      
-Ciao, sono Thomas Raimondi ogni tanto T-Ray e qualche volta Thomas Ray. Essenzialmente mi occupo di grafica, art direction e illustrazione…ma anche di progetti arty, di laboratori con bambini e di design… Creo immagini, faccio vandalismo visivo e solitamente il contrario di quello che mi dicono di fare.
Certo! Da quando ho iniziato tutto è cambiato, rimanendo però sempre uguale.

- E' la prima volta che esponi a Bologna? Puoi desciverci cos'è Gornoland e cosa vedremo a Luglio nella Fruit Pop Art Gallery, container gestito dall'associazione Crudo?
Perchè? E’ la prima volta che mi vedi qui?
GORNOLAND è il portmanteau tra Porno (sesso esplicito rappresentato), Gore (violenza efferata e crudeltà rappresentate) e Disneyland (parco di divertimenti -terra fantasy- a tema Disney).
Si tratta di un progetto che ho sviluppato ex novo nel 2012 composto da un libricino con disegni e collage digitali, un manifesto di propaganda e un cd con relativa colonna sonora (brani space ambient - elettronica - dancecore - mashcore…. di artisti internazionali che hanno aderito al progetto). Il tutto presentato durante una mostra/release party e scaricabile gratuitamente dal sito di Rockit.
GORNOLAND voleva essere una metafora, una riflessione-rielaborazione su come la società mischi e camuffi il reale attraverso l’uso manipolatorio di immagini emozionali.  Rappresentazioni fittizie che veicolano realtà altre (prodotti commerciali per lo più), usate come trappole per l’inconscio e che agiscono principalmente su fragilità, insicurezza e confusione emotiva del fruitore.
Adesso rivedendo il progetto i suoi contorni non mi sembrano più così delineati. Non sono sicuro di cosa abbia rappresentato e rappresenti veramente per me e cosa arrivi agli altri.
GORNOLAND sembra essere ormai una sinestesia audiovisiva autosufficiente e indipendente.
Cosa vedrete? Non so…Un party malsano, coloratissimo e bizzarro nel quale perdersi senza freni e inibizioni? Un indovinello irriverente con la soluzione scritta sul retro del foglio all’incontrario? Un delirio no sense?
Forse questo forse niente.

- In quest'ultimo periodo i muri e le bacheche di via del Guasto sono interessati da interventi di alcuni ragazzi, tra cui studenti dell'Accademia. Anche tu ti sei cimentato nei murales e nella street art. Ti è piaciuto? Continuerai a farlo?
Ho fatto pochi interventi di street art ma indubbiamente è un discorso che mi interessa e vorrei approfondire.
Mi piace l’idea di appropriazione invasiva e selvaggia di uno spazio. L’affermazione dell’individuale in un contesto sociale. L’atto di forza. La trasgressione alla routine. Il gesto primitivo della traccia. Lo spostamento semantico. La visione forzata.
Questa è la mia idea di street art.

- A Gennaio ci sarà la 6° edizione di Fruit Exhibition, evento incentrato sulle migliori pubblicazioni di graphic design ed editoria creativa, tra cui fanzine e serigrafia. Ci parli di questa parte della tua produzione? Ne hai realizzato in collaborazione con altri artisti? C'è qualcuno che vorresti consigliarci?  
Ho pubblicato numerosissime fanzine. Alcune autofinanziate, altre monografiche attraverso case editrici indipendenti, altre ancora collettive, per label sia italiane che straniere (Le Dernier Cri, United Dead Artists, Laurence King Publishing, Bolo, Luciver Edition, Hirntrust…).
Mi interessa molto il format, perché mi da la possibilità di raccontare qualcosa attraverso una successione di elementi, usare un ritmo e trasmettere una visione d’insieme.
Recentemente ne ho auto-prodotta una collaborativa, “Friends of Chaos”, con alcuni monelli di 5 e 6 anni. Un divertissement libero e fuori dagli schemi. Volevo che la creatività (quasi) incontaminata e spontanea dei bambini ne uscisse esaltata e valorizzata.
Per le serigrafie invece il discorso cambia totalmente. Le amo perché sono un compromesso stylish ed elegante tra stampa digitale e originale. Perché sono imperfette e uniche e trasmettono personalità.
L’ultima l’ho realizzata con Michele Guidarini e Stefano Cerioli per il nostro progetto arty punk itinerante “KILL YOUR IDOLS”. Abbiamo mischiato e sovrapposto alcuni nostri disegni in una composizione e poi stampato su tre livelli di colore.
No cercateveli.

- Da qualche anno all'interno di Fruit Exhibition è nata la sezione Fruit Disco dedicata alle pubblicazioni con contenuti sonori. Hai collaborato con diversi musicisti per creare l'artwork dei loro dischi, l'ultimo credo sia stato quello dei Motorpsycho. Come nasce questo tipo di collaborazione legato alla musica? Sono in linea con i tuoi ascolti musicali?        
Ho iniziato curando gli artwork di alcune indie band italiane. Ma devo dire che alcune realtà estere sono state più entusiaste e ricettive nei miei confronti!
Soprattutto in Norvegia con Crispin Clover Records ho trovato continuità lavorativa e soddisfazione artistica e progettuale. Mi hanno contattato loro (via mail) dandomi subito grande fiducia. Un rapporto meravigliosamente professionale che mi ha portato ad occuparmi di un sacco di gruppi tra i quali appunto i Motorpsycho. Inoltre ho seguito e seguo come co-art director la realizzazione di diverse altre uscite del loro catalogo.
Sono un grande appassionato di musica e ne ascolto a tonnellate e di generi diversi. Alcune produzioni non sono propriamente in linea con i miei gusti ma questo non è e non dovrebbe essere un problema per un professionista. L’abilità sta proprio nel riuscire a creare un immaginario che sia coerente al tipo di mood e al messaggio che il cliente vuole esprimere nonostante tutto.  

http://www.thomasraimondi.net/                             


Ho sognato una prateria di posidonie

Mostra personale di Cinzia Delnevo
A cura di Isadora Liquori

15 giugno - 28 giugno 2017 - h 18.00 - 1.00
Inaugurazione: Giovedì 15 giugno 2017

 

Due container, uniti e posizionati in via del Guasto. Due oggetti di fatto prelevati dal loro normale utilizzo, lo stoccaggio e la spedizione via nave, per cui l’artista Cinzia Delnevo ha immaginato (o forse davvero sognato) una nuova storia, una nuova vita.

Durante i giorni che hanno preceduto l’apertura pubblica ufficiale, l’artista ha proposto un’azione performativa collettiva di ‘colonizzazione’ metaforica di questo spazio,  in cui presenti e passanti hanno potuto intervenire con il proprio segno sull’esterno dei container, come fossero stati invasi da alghe durante una loro dispersione nel mare.
Un vero e proprio ‘attacco’ di segni di varie tonalità dall’azzurro al blu direttamente sulle superfici sporche e arrugginite dei contenitori, che tuttavia non consente una visione immediata e d’insieme. L’osservatore è costretto a fermarsi per poter notare la struttura e la fisicità dei vari segni che, più o meno nascostamente, ne occupano in senso letterale la superficie.    

All’interno dello spazio alcuni disegni su carta in cui l’artista utilizza una punta di metallo su un doppio strato di pastello ad olio. Opere la cui componente essenziale è la produzione di “grafìe” che tendono a costruire mondi quasi-organici grazie all’accumulo ricorsivo di innumerevoli “tracce”. Ecco che nella poetica già espressa all’esterno dei container ritroviamo due componenti essenziali che plasmano il suo lavoro: la ripetitività (apparente serialità) del segno che tende appunto a colonizzare gli spazi in cui si trova e la tensione, quasi ritmica, tra le parti.  

 

Biografia

Cinzia Delnevo, nata a Parma, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Bologna, la specialistica in Arti Visive all’università IUAV di Venezia e ha trascorso un periodo di studi all’estero presso la University Vincennes-Saint Denis (Paris8) di Parigi. I suoi interventi nascono spesso come azioni spontanee di disegno-performance che possono essere viste come produzioni di forme organiche in accrescimento. 

Dal 2012 vive e lavora tra Londra, UK e Bologna, IT. Tra le mostre personali ricordiamo: Overwhelmed Till The Yearning, Ex Ospedale dei Bastardini, Bologna, IT (2016), Legami Deboli, Amedeo Abello & Cinzia Delnevo, Galleria Cinica, Palazzo Lucarini, Trevi (Perugia), IT (2013/2014) e Dodici| Esperienze non lineari del tempo, Casa Museo Ludovico Ariosto, Ferrara, IT (2011). Tra le mostre collettive: Draw to Perform3, Crows Nest Gallery, Londra, UK (2016), Jerwood Drawing Prize 2015, Jerwood Space, Londra, UK (2015).

cinziadelnevo.com 

 

"Ho sognato una prateria di posidonie" di Cinzia Delnevoè la prima mostra personale all’interno e all’esterno dei 12 metri di lunghezza del container di Fruit Pop Art Galleryin via del Guasto a cura di Isadora Liquori e realizzata grazie al supporto diCrudo.

Si ringraziano: Corrado Mercurio Galiano, Grace, Nathalie Nicosia e Mario Garrido Marin.